Intervista a Maurizio Martellini
13 Luglio 2012TheranostiCentre è una PMI innovativa che ha inventato, brevettato e realizzato un ge- neratore di neutroni per la radioterapia intraoperatoria, denominata IORT, che consente di trattare i tumori solidi più profondi e avanzati, preservando i tessuti biologici circostanti. Il nuovo dispositivo medicale si chiama NEUTRONBRUSH® ed è un si-stema efficiente, sicuro, mobile e compatto, che non contiene sorgenti radioattive, ed è posizionabile in sala operatoria.
Ne abbiamo parlato con il co founder e direttore scientifico, Maurizio Martellini.
Come è nata e di cosa si occupa TheranostiCentre?
TheranostiCentre è nata sei anni fa. E’ un hub di scienziati e tecnici coordinati dai suoi esperti che collaborano con ENEA. L’obiettivo principale è quello di sviluppare nuove tecnologie nell’ambito della radioterapia, poiché a livello globale, i tumori solidi sono sempre più diffusi. Occorre quindi una radioterapia più avanzata ed efficiente. TheranostiCentre, ha già ottenuto nel suo breve percorso, 5 brevetti eu- ropei, 3 assegnati e 2 depositati. Ha inoltre siglato un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Oncologia del Policlinico di Bari ed è in fase di definizione di ulteriori accordi con importanti enti di radioterapia e radiobiologia italiani.
La sede legale di TheranostiCentre è a Milano, mentre il laboratorio di ricerca si trova in Emilia e Romagna all’interno del Centro Ricerch e ENEA del Brasimone, che ospita un’area dedicata alla prototipazione e certificazione delle apparecchia- ture di TheranostiCentre, precisamente il NEUTRONBRUSH®.
Quali sono gli obiettivi di TheranostiCentre?
Gli obiettivi sono legati allo sviluppo di nuo ve tecnologie di radioterapia con fasci di energia ad elevata intensità, localizzabili sopra la zona tumorale. Quelle attuali richie- dono l’esatta focalizzazione, raggiungibile non senza difficoltà, di diversi fasci di radia- zione, senza escludere l’elevato rischio dei cosiddetti tumori secondari indotti dalla ra- diazione stessa. La nostra ambizione che è poi l’ambizione della ricerca oncologica in generale è che la radioterapia possa attivare una sorta di “vaccino radiologico”, cioè che possa stimolare la risposta del sistema immunitario, in grado di eliminare le cellule tumorali. Per fare ciò la radioterapia deve usare fasci di radiazione ad alta efficienza, come i neutroni emessi dal NEUTRONBRUSH®.
TheranostiCentre ha c reato un irradiatore a neutroni un’apparecchiatura che emette una radiazione di circa 17 volte più elevata, rispetto alle radiazioni legate ad al- tre particelle e ai raggi X. Per fare ciò utilizziamo, per la prima volta, dei neutroni “ come direbbe un fisico, cioè a bassa energia. La radioterapia a neutroni veniva già utilizzata negli anni Settanta, ma con neutroni di energia troppo elevata, poiché prodotti da reattori nucleari.
Inoltre per ridurre le neoplasie secondarie l’idea è quella di utilizzare una procedura clinica già abbastanza diffusa a livello globale, e cioè la radioterapia intra operatoria, IORT. In sostanza il chirurgo rimuove la massa tumorale principale e il radioterapista irradia subito dopo la cavità chirurgica. Questo garantisce di preservare i tessuti circostanti, nonché di arrivare in profondità. I neutroni raggiungono una profondità di 8 cm., al contrario degli elettroni che non vanno oltre i 2 cm. di profondità.
Quali sono i vostri punti di forza e cosa vi distingue dalla concorrenza a livello i nternazionale?
I punti di forza di TheranostCentre sono sicuramente i brevetti già ottenuti: 3 assegnati e 2 depositati, di cui il più recente che riguarda il prodotto con le sue specifiche tecniche.
Il team multi scientifico e le collaborazioni sia con E NEA che con altre strutture anche internazionali (Kingston University di Londra, King’s College e altri consulenti). Il fatto che attualmente non vi sono in Europa e anche nel resto del mondo ricerche e tecnologie simili che trattano una nuova e piùefficace radioterapia a neutroni. La necessità a livello mondiale di trovare nuove cure contro il cancro che permettano dei trattamenti personalizzati sia sui diversi tipi di pazienti che sui diversi tipi di tu- more e la nostra tecnologia permette il trattamento dei tumori solidi sia più profondi che a stadio più avanzato. Sarà inoltre un dispositivo leggero, maneggevole e senza emissione di sostanze radioattive quando è spento, posizionabile in sala operatoria senza interventi strutturali.
Come utilizzerete i fondi raccolti grazie alla campagna di crowdfunding?
Il nostro obiettivo minimo è di raggiungere i 100mila euro di raccolta, mentre quello più ambizioso è di raccoglierne 300.000. Con la raccolta minima copriremmo le spese per il brevetto della nostra apparecchiatura, mentre con l’obiettivo più ambizioso, che speriamo naturalmente di raggiungere, porteremmo a termine le attività di prototipazione, testing, validazione e certificazione, per poi concentrarci sul lancio del prodotto sul mercato.
Intervista Theranosti per backtowork